Intervento chirurgico per il prolasso rettale
Trattamento del prolasso rettale in Tunisia: prezzi e informazioni
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Prolasso rettale in celioscopia Tunisia, Trattamenti, prezzi vantaggiosi e informazioni.
Cos'è il prolasso rettale ?
Il prolasso rettale è più comune di quanto si possa pensare e colpisce due popolazioni molto distinte. Ciò è dovuto o a mezzi insufficienti di fissaggio del retto, nel qual caso colpisce più spesso gli uomini giovani, oppure a un difetto di fissaggio e sostegno del retto dovuto alla deiscenza del pavimento pelvico e dell'apparato sfinterico, nel qual caso colpisce più spesso le donne anziane.
Qual è lo scopo dell'intervento ?
L'operazione consiste nel riattaccare il retto nella concavità pelvica mediante una striscia. Questa procedura non richiede un sondino gastrico. D'altro canto, il catetere vescicale facilita l'esposizione della pelvi e la dissezione del setto rettovaginale.
Cos'è il pre-operatorio ?
Prima dell'operazione è importante favorire la regolarità del transito intestinale prescrivendo dei lassativi. Di solito è sufficiente una prescrizione di Duphalac nella dose di una bustina tre volte al giorno. Il paziente viene ricoverato il giorno prima dell'operazione. Non è prevista alcuna depilazione sull'addome o sul perineo. Alle ore 18:00 viene eseguito un clistere di tipo Normacol per favorire lo svuotamento rettale. Questo clistere viene ripetuto la mattina dell'operazione alle 6.
Quali sono le conseguenze post-operatorie ?
La sera dell'operazione è consentito bere e nell'immediato periodo postoperatorio viene sistematicamente prescritto un lassativo. Nei pazienti più fragili l'infusione è utile solo nelle prime ore.
Il giorno dopo l'operazione è consigliato un risveglio precoce e la ripresa dell'alimentazione solida, privilegiando una dieta ricca di fibre. Per questo motivo è auspicabile un supporto dietetico. Vengono rimossi il catetere venoso e quello vescicale. La dimissione può essere presa in considerazione intorno al 4° o 5° giorno postoperatorio. Per i pazienti giovani e lavoratori, l'interruzione del lavoro è di un mese.
Quando è prevista la dimissione del paziente ?
Il paziente lascia il reparto con facilitatori del transito (Duphalac), analgesici standard (Doliprane), raccomandazioni dietetiche (dieta ricca di fibre) e un appuntamento con il chirurgo. Dopo 3 mesi verrà programmata una valutazione funzionale rettale (soprattutto per i pazienti più giovani) con un gastroenterologo.
Quali sono i rischi e le complicazioni ?
La stitichezza grave è la complicazione più comune, soprattutto nei casi di dissezione rettale estesa. Corrisponde ad un malfunzionamento del retto che non riesce più a evacuare correttamente le feci. Questa complicazione è da temere soprattutto in caso di transito lento prima dell'intervento.
Nelle pazienti anziane che hanno già subito un intervento chirurgico vaginale, è da temere il rischio di infezioni. La presenza di un corpo estraneo (fascia) rende più difficile il trattamento, che comprenderà anche l'uso di antibiotici.
Erosione della parete rettale questa complicazione può verificarsi a distanza dall'intervento. Provoca dolore rettale e l'emissione di muco. Durante la rettoscopia, l'estremità distale della striscia può essere visibile. Nella maggior parte dei casi il trattamento prevede la rimozione totale o parziale della striscia.
Disturbi della continenza fecale e/o urinaria Sebbene nella maggior parte dei casi la continenza fecale migliori, questi disturbi possono manifestarsi nel postoperatorio, soprattutto quando inizialmente la continenza è quasi normale. Possono essere corretti secondariamente attraverso la riabilitazione perineale.
Disturbi genitourinari Questi problemi si verificano nei pazienti giovani, più spesso uomini con bacino stretto. Il problema deriva dalla dissezione del promontorio oppure c'è una lesione del plesso ipogastrico.