Protesi della gamba
Protesi di gamba in Tunisia: prezzo e informazioni
Protesi della gamba Tunisia
Consulenza tecnica sul prezzo della sostituzione della gamba amputata. Protesi di gamba in Tunisia a prezzi accessibili.
Cos'è una protesi ?
Una protesi è un mezzo artificiale che sostituisce dal punto di vista anatomico e funzionale un segmento dell'apparato locomotore.
Le protesi possono essere interne o esterne. Le protesi interne sono quelle applicate chirurgicamente all'interno del corpo.
Le protesi esterne o protesi ortopediche sono un mezzo artificiale che sostituisce un arto o una parte di esso carente nella morfologia e, per quanto possibile, nella funzione.
Le protesi vengono applicate ai soggetti sottoposti ad amputazione di un arto superiore o inferiore a causa di gravi traumi dei tessuti molli e/o scheletrici, malattie vascolari, infezioni, tumori maligni dello scheletro o dei tessuti molli e malformazioni congenite. Oggi, grazie alle moderne tecnologie, sono stati creati modelli sempre più sofisticati.
Protesi di gamba modulare (transtibiale) con invasatura classica
Protesi di gamba con invasatura rigida in carbonio e cuffia poliforme, con alette laterali sopra i condili per contenimento e sospensione; Prima del berretto, è opportuno indossare sulla pelle una fodera in cotone. La struttura modulare può essere realizzata in acciaio (più utilizzato per il suo peso), titanio, alluminio e carbonio. La faccetta completa la protesi. Il piedino normalmente utilizzato è quello in gomma fissa (Sach), ma possono essere applicati piedini in fibra di carbonio di diverso tipo.
Protesi modulare (transtibiale) con cuffia in uretano TEC con e senza perno
Protesi di gamba con invasatura rigida in carbonio e manicotto in uretano TEC. Il TEC Cap si indossa direttamente sulla pelle, non trattiene il sudore, protegge la pelle da abrasioni e sfregamenti e offre il massimo comfort ai pazienti di tutte le età e livelli di attività. Sono disponibili due alternative: tappo a bussola con perni bassi e manicotto di sospensione TEC Prolink oppure tappo a bussola con perno e sistema di bloccaggio.
Protesi modulare (transtibiale) con cuffia in bagno di uretano TEC
Protesi di gamba con invasatura rigida in carbonio e manicotto in uretano TEC. Il casco TEC si indossa direttamente sulla pelle, non provoca sudorazione, protegge la pelle da abrasioni e sfregamenti e offre il massimo comfort ai pazienti di tutte le età. Il sistema modulare dell'articolazione della caviglia consente di posizionare il piede a 90° per camminare o a circa 30° per nuotare. Questo componente può essere utilizzato anche nelle protesi da bagno transfemorali tradizionali.
Protesi di coscia a incastro quadrangolare classica (transfemorale)
Protesi di coscia con invasatura quadrangolare in resina con articolazione pneumatica classica. I componenti modulari e le ginocchia sono realizzati in materiali e tipologie diverse, a seconda delle esigenze del paziente e del tipo di prescrizione.
Protesi di coscia (transfemorale) con supporto ischiatico flessibile
Protesi di coscia con invasatura morbida ad appoggio ischiatico con articolazione pneumatica e invasatura di appoggio rigida. La cavità con appoggio ischiatico e appoggio sottotrocanterico ha una forma più fisiologica rispetto a quella quadrangolare ed è generalmente più comoda. I componenti modulari e le ginocchia sono realizzati in materiali e tipologie diverse, a seconda delle esigenze del paziente e del tipo di prescrizione.
Protesi di coscia (transfemorale) con manicotto in uretano TEC con perno
Protesi di coscia con manicotto in uretano e sistema di bloccaggio a perno. La cavità rigida può essere ischiatica o quadrangolare. Questo tipo di invasatura è particolarmente indicato per i pazienti geriatrici perché consente un inserimento più semplice della protesi (anche in posizione seduta) ed è estremamente confortevole. I componenti modulari e le ginocchia sono realizzati in materiali e tipologie diverse, a seconda delle esigenze del paziente e del tipo di prescrizione.
Ginocchio elettronico C-Leg – Otto Bock
Il C-Leg con sistema idraulico a controllo elettronico è il primo al mondo ad essere completamente controllato da microprocessori. I sensori elettronici rilevano i dati necessari alla sicurezza della fase di appoggio e al controllo della fase di oscillazione. Con C-Leg il ritmo si avvicina sempre di più al ritmo fisiologico. C-Leg soddisfa tutti i requisiti in termini di sicurezza e funzionalità. Con C-Leg, camminare con la protesi diventa un processo automatico che non richiede attenzione o concentrazione continua. Sicurezza in tutte le fasi della deambulazione: questo l’obiettivo dei ricercatori che hanno sviluppato il ginocchio 3C100 C-Leg. Ora è possibile muoversi e camminare serenamente, riuscendo a scendere una rampa di scale alternando il piede destro e quello sinistro, anche se ripida; inoltre, rampe ripide e terreni sconnessi non saranno più un problema. C-Leg si adatta automaticamente a tutte le situazioni e l'arto controlaterale non viene sovraccaricato.
Regolazioni statiche e dinamiche
Dopo aver indossato la protesi transfemorale e aver preso familiarità con l'invasatura, è il momento di provare a camminare.
Raramente tutte le regolazioni delle articolazioni protesiche sono perfette la prima volta: entrano in gioco componenti statiche (postura fissa) e dinamiche (postura in movimento) che devono essere regolate durante la prova per trovare la vestibilità ottimale.
Per regolazioni intendo l'altezza della protesi, la corretta inclinazione del piede, del ginocchio, la velocità e l'ampiezza dell'apertura e della chiusura di quest'ultimo piuttosto che le traslazioni in avanti o indietro di tutti i ganci, dall'attacco dell'invasatura a quello della caviglia.
Ogni componente gioca un ruolo fondamentale nella camminata e nulla deve essere lasciato al caso.
I ginocchi moderni (da quelli idraulici a quelli elettronici fino ai più sofisticati ginocchi bionici) hanno poi altre impostazioni che devono essere regolate per ottenere il massimo comfort.
Ognuno di noi ha il proprio modo di camminare e la protesi non deve modificarlo ma assecondarlo e, per quanto possibile, cercare di migliorarlo.
Affidarsi a professionisti è fondamentale: spesso particolari che non percepiamo saltano all'occhio di un esperto che saprà porvi rimedio in tempi rapidi proponendo soluzioni adeguate. Tempo stimato: indefinito perché estremamente soggettivo.
L'attesa che sembra infinita
Aspettare che venga realizzata la sede definitiva, e quindi la protesi stessa, è probabilmente il momento più noioso dell'intera giornata.
Questa fase inizia quando approviamo tutto, dalla ripresa alle impostazioni effettuate durante la precedente fase di test (non abbiate fretta di perdere tempo e prendetevi il tempo necessario per completarle, anche giorni interi se necessario).
Ricordatevi una cosa: durante la prova è sempre possibile modificare molto facilmente la statica e la dinamica della protesi.
Altro è invece richiedere modifiche sostanziali a un serbatoio finale: allargarlo o restringerlo è un'impresa ardua quando lo scheletro in carbonio e resina è completo.
Non preoccuparti e non assumerti troppe responsabilità: puoi sempre tornare indietro, ma un errore di valutazione che avresti potuto prevedere in precedenza ti costerà tempo e forse denaro.
Non resta che aspettare la fase successiva e passare il tempo nel modo più rilassante possibile. Il grosso è fatto. Tempo stimato: anche mezza giornata, a seconda della disponibilità della clinica.
Test di camminata finale
La protesi è quasi ultimata: l'invasatura è ben formata, resistente e molto più accogliente.
I materiali hanno un comfort diverso e indossandolo proverai una sensazione diversa rispetto al carro armato temporaneo. Per il massimo comfort, nei punti di pressione (ischio) e di abrasione (inguine) vengono aggiunte parti di materiale ancora più morbide.
Provatelo e riprovatelo decine di volte in ogni situazione: mentre camminate per strada, mentre salite una rampa di scale, mentre affrontate una discesa, mentre vi sedete per un po'. Puoi indossarlo e toglierlo quante volte vuoi: spesso basta indossarlo mezzo centimetro più avanti o più indietro per provare sensazioni diverse.
Ultimi ritocchi finali
Questa fase non è obbligatoria: è la fase in cui ognuno di noi sceglie di lasciare la protesi "nuda", protetta da una fodera oppure di rivestirla con una schiuma rinforzata che simula lo spessore della propria gamba sana.
Rivestimento della protesi con schiuma
Una scelta molto utilizzata qui in Tunisia a causa di un retaggio culturale diverso rispetto ad altri Paesi, dove la disabilità è vista in modo molto più naturale e non come una vergogna da nascondere.
VANTAGGI: esteticamente identico al naturale, protegge il ginocchio in caso di caduta o di lievi sfregamenti.
Lasciare la protesi libera senza coprirla (o utilizzare una cover)È una scelta molto di moda nei paesi anglosassoni (negli Stati Uniti ormai nessuno le indossa più). Permette una camminata più fluida (il ginocchio non ha attrito). La protesi è più leggera e maneggevole e consente inoltre una migliore ispezione (ed eventualmente pulizia) di tutti i suoi componenti.
La protesi è però più esposta a urti e graffi e non bisogna preoccuparsi di cosa penseranno le persone appena la vedono: difficilmente passerete inosservati, per cui è bene prepararsi bene dal punto di vista psicologico e non farsi cogliere impreparati.